Glenn Martens debutta da Margiela ed è un gioiello di creatività
- Paolo Salicini Ballandi
- 10 lug
- Tempo di lettura: 1 min
Con la sua prima collezione Artisanal per Maison Margiela, Glenn Martens affronta l’essenza più radicale del marchio: non la citazione, ma la rifondazione. Il risultato è un lavoro complesso e viscerale che attraversa l’eredità di Martin Margiela senza mai cadere nel feticismo nostalgico.
I capi sembrano emergere da un mondo post-industriale, costruiti su modelli e modelle che avanzano come fantasmi. Abiti in plastica traslucida, capispalla rigenerati, tessuti tappezzeria scomposti e riassemblati, colletti costrittivi, strutture tagliate da fili neri: ogni pezzo racconta una trasformazione.
Glenn Martens lavora per stratificazioni, costruendo figure ibride, tra passato e futuro. I codici della maison – l’anonimato, la sperimentazione formale, la rottura delle proporzioni – vengono estremizzati, in una chiave gotica e romantica sotto una luce spettrale.
Con questa collezione, Martens dimostra di aver compreso che l’anima di Margiela non si conserva: si distrugge e si ricompone, sempre in modo nuovo. A supporto della collezione, una selezione musicale ispirata al rock alternativo anni ’90: protagonista la voce di Billy Corgan, frontman degli Smashing Pumpkins, che accompagna il mood dark e complesso delle creazioni.
Ph. Runway



















